mercoledì 19 settembre 2012

Bla bla bla Madame!



   La vita è nel non e bla bla bla Madame, ché se non avessi saputo le rime di quel libercolo io, e qui chiamo Dio a convegno, io avrei pensato a quegli uomini con la componente diversa, quelli che, a detta di Roberto Vecchioni, spostano i fiumi con il pensiero. Lo avrei pensato sul serio eppoi anch’io mi sarei allineato al suo bla bla bla Madame. 
   Bla bla bla Madame, e le guardavo il grembo con occhi alterni, casa di pane abbrustolito ora, sacca di vita in un’altra vita prima. E le spiavo il grembo rivolto verso il lato mio, verso la finestra che dava sul giardino e che nessuno sospettava potessi fendere cogli occhi. E mi chiedevo, vista la successione di tanghi in vario stile, quanti glandi m'avessero picchiato sul capo nel periodo della gestazione. Lei aveva il tempo di scorgermi, mentre che lui la sovrastava o cedeva il passo al libercolo; stringeva gli occhi in un dolore grinzoso, da zampa di gallina. 
   Poi diceva: 'Donatì, ti muore un padre ogni notte'.

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