giovedì 8 agosto 2013

Francesco Improta su MACELLERIA EQUITALIA


"Siamo in presenza di un grande talento narrativo, capace d'intingere la penna nel fuoco che scorre nelle vene di un uomo vero, legato alla terra, ai compagni di lavoro e di lotta, e disposto ad andare fino in fondo, succhiando gli umori di una vita disperata e di bere sorsi di terra, parafrasando il titolo di un'opera di Heinrich Boll. Un libro che ti riconcilia non solo con la narrativa, ma anche con la tua coscienza, spesso colpevolmente addormentata"

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